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Gay & Bisex

treno verona-firenze 2


di BLANCO09
24.01.2014    |    8.661    |    11 9.6
"Ci guardiamo, un mezzo sorriso, ci tocchiamo i capezzoli, ha una leggera peluria castana..."
la sera stessa, dopo cena, ci siamo risentiti al cellulare. ci raccontiamo di noi, del nostro doppio binario. Riccardo aveva coltivato per anni la sua curiosità, reprimendola come spesso accade. Poi verso i 35 anni aveva rotto il ghiaccio e da li aveva imboccato la classica strada senza ritorno. Io gli racconto di me ma il percorso è analogo al suo. Lo immagino nella sua stanza di albergo, mi dice che è ancora in completo, appena rientrato. Io sono uscito dalla doccia, sono steso sul letto con l asciugamano che mi cinge la vita.
descriviamo l uno all altro l elettricità colta in quell incrocio di sguardi, in quei piedi che si avvicinavano sotto il tavolo. Il tutto era stato amplificato dal non doversi farsi beccare, dalla location insolita, dal tempo che ci rincorreva. Ma eravamo entrambi d accordo che una certa magia c era stata e che un flusso tra noi ci aveva travolto e in parte sconvolto. Desiderosi di vederci quanto prima ci accordiamo per la settimana successiva. Lui sarebbe passato da Verona.
Nei giorni seguenti la tensione saliva, l interesse e la curiosità erano alle stelle.
Il fatidico giorno ci diamo appuntamento in centro vicino all Arena. Vederlo arrivare col suo passo deciso, il vestito blu, la cravatta perfetta, un sorriso da lasciare senza fiato.
Non ce la facciamo più, evitiamo i convenevoli, i caffè, i 4 passi. Andiamo subito a casa mia. L ascensore sembra andare al rallentatore..o forse eravamo noi talmente ingriffati che volevamo arrivare subito oltre la porta.
Entriamo, lo spingo addosso alla vetrata del balcone, lo bacio e fu un bacio meraviglioso e lunghissimo.
gli prendo la nuca, lui prende la mia, è un po più alto di me.
Sento le sue mani insinuarsi sotto la mia giacca, mi tocca i fianchi, io cerco il suo corpo.. gli prendo le natiche lo spingo a me. Sono muscolose, decise. Sento il suo sesso in piena erezione, ne immagino la consistenza, mi chiedo se sarà dritto, o forse no.
Lui sente il mio cazzo che sta far scoppiare la mia patta, lo tocca, simula una masturbazione. Non smettiamo di baciarci. I movimenti del bacino sono rapidi, continui, ci togliamo le giacche l un altro, le cravatte volano, a fatica ci togliamo i mocassini, gli sbottono la camicia, lu toglie la mia con prepotenza. Ci guardiamo, un mezzo sorriso, ci tocchiamo i capezzoli, ha una leggera peluria castana. Cerca di ribaciarmi, mi scanso, lo provoco, mi sposta un po quasi a volermi squadrare, le nostre erezioni sono visibilissime e non lasciano spazio a difficili interpretazioni. Gli alzo il braccio, gli lecco l ascella, lui impazzisce, quasi grugnisce. Non ce la fa più, finchè la mia lingua si è impossessata della sua ascella lui mi slaccia la cinta, mi tira giù i pantaloni, entra negli slip bianchi, lo estrae. Mi stacca, si inginocchia, lo bacia sulla cappella infuocata, se lo mette in boacca, mi spinge addosso al tavolo, mi appoggio, mi fa un pompino da urlo, lungo impietoso, lavora la cappella e con le mani gioca con i miei testicoli. va avanti per un bel po, ho la testa all indietro sono quasi in trans. Sul treno non c eravamo sbagliati, la magia c era. La magia c'è ora. Lo alzo, ci baciamo ancora, gli tiro giù i pantaloni e i boxer, ha un bel cazzo ritto, un po meno grosso del mio ma ben proporzionato e ritto. Lo sego e lui sega me. L aria è pregna di odore di maschio animale, i nostri corpi si contorcono all unisono. Lui si gira, si appoggia al muro, gli faccio alzare le braccia, capisco che lo farò mio e lui mi fa capire che è già mio. Gli appoggio il mio cazzo stra duro sul suo bel culo, simulo la penetrazione e da sotto gli sfioro i fianchi, gli strizzo i capezzoli. Capisco che i capezzoli non è un punto che ama, mi fermo subito. Torno sui fianchi, sul bacino, lo masturbo. Scendo con lentezza fino quasi ad inginocchiarmi, con la lingua seguo la sua colonna vertebrale dall alto al basso, guizza come un anguilla. Voglio fargli vedere le stelle, gli apro le natiche, infilo la mia lingua nel suo pertugio anale, lo gingillo con la punta, lo ammorbidisco.. sta impazzendo, io con lui.
Il suo ano si rilassa, apre ancora le gambe, vado avanti e lo scopo con la lingua. E' pieno di saliva e il suo cazzo pulsa, lo sento pulsare di continuo. Dopo 10 minuti mi chiede di scoparlo perchè non riesce a resistere oltre. Lo faccio mettere sul tavolo dopo avergli chiesto se posso scoparlo a gambe in spalla perchè lo voglio baciare finchè lo tamburo. Fa si col capo, non dice nulla poi a bassa voce mi chiede di far piano, sa che quella posizione è tosta ed io ho il cazzo duro come il marmo, la cappella infuocata, le vene che pulsano sangue a iosa. Mi giro, recupero la giacca, cerco il preservativo che mi ero preparato in tasca. Lo infilo, mi guarda come un bambino quando sa che sta per arrivare il cioccolatino e conta i microsecondi. gli ribagno il buco ma non serviva nemmeno, Gli appoggio la punta, fa un gesto di stizza, passa subito.. entro un po, sento che si dilata, mi vuole dentro , entra con facilità come il coltello caldo nel burro. Gli prendo le gambe muscolose, tornite da palestra e nuoto, me le metto in spalla. Mi allungo ormai è dentro fino ai coglioni. lo pompo, inizio a sudare, lui gode si morde le labbra, si attacca al tavolo con le mani mi chiede di non fermarmi. Vado avanti sto godendo un casino, lui inarca la schiena, lo prendo per i fianchi, alcune gocce di sudore mio cadono su lui. Mi stendo su lui, non mi fermo, lo bacio, le nostre lingue sembrano due trivelle. Sento che non durerò ancora molto. Lui urla, mi dice di non smettere, mi dice che sta godendo, ha ancora le mani salde al tavolo, il suo cazzo pulsa ecco che sborra, sull ombelico, incredibile è venuto di culo e mi era capitato solo 2 volte che scopando l altro venisse di culo. Accelero, do gli ultimi colpi e vengo in lui riempiendolo del mio piacere.
Siamo esausti, senza forze, mi accascio su di lui, mi abbraccia e mi dice ' grazie ancora per aver toccato il mio piede col tuo. Io non avrei avuto lo stesso coraggio. è stato meraviglioso'. Lo guardo gli sorrido, faccio si col capo.. ' è stato meraviglioso anche per me '.
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